Scritti di storia - Historical Writings - Écrits d'histoire
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<p><em>Scritti di storia - Historical Writings - Écrits d'histoire</em> è la collana di studi del Dipartimento di Studi Storici. Accetta contributi dall'antichità ai giorni nostri che si distinguano per un tangibile apporto al dibattitto scientifico nel settore degli studi storici. Siamo particolarmente interessati a lavori che possano essere apprezzati da un ampio pubblico di storici e non solo da quanti studino in dettaglio un argomento. Pertanto, anche se si tratta di un aspetto fondamentale della nostra missione accademica, ii nostro obiettivo non è quello di limitarci alla pubblicazione di opere scritte da afferenti al nostro Dipartimento o di autori che ne abbiano segnato nel passato l'identità culturale. Per questo motivo, siamo molto interessati ad offrire anche la traduzione italiana di alcuni libri pubblicati in altra lingua. Quest'ultima prospettiva è per noi molto importante, perché implica la possibilità che il Dipartimento si presenti con una linea culturale di ampio respiro nel sistema universitario italiano. La collana è sottoposta a un sistema di <em>double-blind peer review</em>. Le identità dell'autore e dei valutatori rimangono quindi confidenziali.<br>La Collana si sviluppa attorno a tre serie, di seguito elencate:<br>a. La serie di base, filone principale della Collana, semplicemente indicata con il nome generale della collana <em>Scritti di storia, Historical Writings, Écrits d’histoire</em>, senza ulteriori sottotitoli, in cui trovano la loro sede le monografie e le raccolte di saggi, basate su ricerche originali e su una documentazione inedita, che comportino un significativo avanzamento delle conoscenze disciplinari. Queste opere vengono sottoposte a double blind peer review, nelle modalità di seguito illustrate agli artt. 10 e 12.<br>b. La serie <em>Classici delle Ricerca</em>, dedicata alla riscoperta e ristampa di lavori sorti in seno al Dipartimento e che siano traccia significativa della sua specifica tradizione di studi. In tutti questi casi i lavori devono essere introdotti da una presentazione a cura di un afferente del Dipartimento o da altro specialista di riconosciuta preparazione scientifica. Tanto il lavoro di ristampa come i saggi introduttivi sono sottoposti a valutazione ed approvazione interna del Comitato Scientifico.<br>c. La serie <em>Oltre i Confini</em> sarà dedicata alle traduzioni di lavori contemporanei o di classici della storiografia mai portati in lingua italiana, corredati da una presentazione a cura di un afferente del Dipartimento o da altro specialista di riconosciuta preparazione scientifica. Tanto il lavoro di traduzione come i saggi introduttivi sono sottoposti a valutazione ed approvazione interna del Comitato Scientifico<br><br></p>it-ITScritti di storia - Historical Writings - Écrits d'histoire La città e le leggi. Gride manoscritte e a stampa nella Milano del Cinquecento
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<p>Durante l’età moderna, le gride furono tra i documenti maggiormente utilizzati dalle istituzioni per comunicare al popolo regole e norme da seguire. La loro circolazione era affidata ai preconi che, oltre a leggerle a voce alta, affiggevano copia dei documenti nei luoghi più rappresentativi e frequentati delle città. In tutta Europa, nel tentativo di far conoscere e osservare le più recenti disposizioni, se ne producevano moltissime. Questo libro intende studiare i caratteri delle gride milanesi del Cinquecento per mettere in luce quali fossero i principali canali attraverso cui erano diffuse, chi fossero gli attori che entravano in gioco nella loro produzione e come venissero utilizzate. Lo studio, che guarda in egual misura ai prodotti manoscritti e a quelli tipografici, ambisce a mostrare quali fossero le funzioni sociali di questi documenti e quale importanza rivestirono nella società del periodo.<br />In appendice al volume si offrono un censimento delle gride stampate a Milano nel Cinquecento e un censimento dei preconi attivi in città.</p>Marco Francalanci
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2024-08-282024-08-28Letture dell’antico, mito di Roma e retoriche antisemite in epoca fascista
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<p>Il volume raccoglie gli atti di un convegno tenutosi presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Milano e realizzato nell’ambito del progetto PRIN 2017 <em>Studiosi italiani di fronte alle leggi razziali (1938-1945): storici dell’antichità e giuristi</em>. Attraverso un serrato dialogo tra specialisti di varia formazione, l’incontro mirava principalmente ad enucleare gli intricati legami tra l’uso (o meglio, l’abuso) politico della storia antica da parte del fascismo e le aberrazioni teoriche che condussero alla formulazione del <em>Manifesto degli scienziati razzisti</em>, con specifica attenzione al tema dell’antisemitismo. Pur nella diversità degli approcci, i saggi presentati concorrono a chiarire la duplice prospettiva attraverso cui l’eredità del mondo antico venne saldata alla questione razziale: da un lato, l’affannosa ricerca di radici illustri per l’antisemitismo moderno; dall’altro, la pretestuosa affermazione della primazia della razza italica, in virtù del suo glorioso passato, sulle nazioni concorrenti. Un lavoro corale che speriamo possa contribuire a una più profonda interpretazione della <em>humus </em>culturale in cui, in Italia, allignò l’esiziale germe del razzismo.</p> <p> </p> <p>In copertina: Accademici della GIL sfilano a torso nudo sugli spalti del Foro Mussolini, 17.03.1940. Foto: Archivio Storico Istituto Luce</p>Laura MecellaMarco Cuzzi Paolo Zanini John ThorntonLivia CapponiAndrea AvalliDaniela MottaDonatello AraminiAmedeo ViscontiEmanuele Edallo
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2024-05-212024-05-21Lorenzo Natali e la politica comunitaria
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<p>Alla vigilia della caduta del Muro, la Comunità europea è una realtà matura e in piena evoluzione, già in grado di competere sul piano commerciale con gli Stati Uniti, e alle prese con la complessa progettazione del grande mercato unico. Ha al contempo sviluppato ambizioni di natura politica, con le prime forme di coordinamento della politica estera tra Stati membri, e l’avvio del lungo percorso verso l’Unione economica e monetaria.</p> <p>Lorenzo Natali (1922-1989) è un protagonista tra i meno conosciuti di questa storia. Presente sin dall’atto di nascita delle Comunità, nei trent’anni seguenti accompagna con il suo percorso politico i passaggi fondamentali della costruzione europea, dapprima come ministro e dai tardi anni Settanta come commissario italiano a Bruxelles, il più longevo per durata d’incarico. A lui si devono in particolare alcuni dei traguardi più importanti di quella stagione, dalla realizzazione del grande allargamento a Sud all’implementazione della prima politica ambientale della Ce, fino al consolidamento di un dialogo paritario allacciato tra l’Europa e il Sud globale. Questo libro intende restituire un primo squarcio di luce sulla sua figura e la sua azione politica </p>Lorenzo Meli
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