https://libri.unimi.it/index.php/unimi2040/issue/feedUNIMI 20402022-12-06T09:59:56+01:00Rebecca Ghiorebecca.ghio@unimi.itOpen Monograph Press<p> I <strong>“Discussion Papers”</strong> promossi dal <a href="https://www.unimi.it/it/ateneo/la-statale/tra-passato-e-futuro/gruppo-di-progetto-unimi-2040">Gruppo di progetto UNIMI2040</a> costituiscono la prima collana della Milano University Press, casa editrice dell’Università Statale, e sono nati per ospitare il più ampio dibattito possibile sul futuro dell’università italiana.<br>La collana raccoglie i risultati dei lavori del Gruppo di progetto UNIMI 2040, istituito nel 2019 con il compito di stimolare la comunità accademica a riflettere sulle tendenze recenti e sulle sfide future che attendono gli Atenei, con particolare attenzione ai cambiamenti in atto nei sistemi universitari europei.</p> <p><a href="https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/" target="_blank" rel="noopener"><img src="/public/site/images/libriadmin/ccbysa.jpg"></a></p> <p>I volumi della collana sono pubblicati con licenza <a href="https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/" target="_blank" rel="noopener">Creative Commons - Attribution-ShareAlike 4.0 International License</a></p>https://libri.unimi.it/index.php/unimi2040/catalog/book/103Quale università dopo il PNRR?2022-12-06T09:59:56+01:00Marino Reginimarino.regini@unimi.itRebecca Ghiorebecca.ghio@unimi.it<p>L’università ha ormai assunto un ruolo chiave nei processi di crescita economica, oltre che civile, dei Paesi avanzati. Le sue funzioni di formare competenze e capitale umano ad alta qualificazione, da un lato, e di produrre e far circolare nuove conoscenze, dall’altro, sono considerate cruciali nelle economie della conoscenza basate sulla capacità di innovazione. Inoltre, le università europee vengono viste anche come canali di mobilità sociale e possono essere considerate come strumenti di produzione di beni pubblici<br>capaci di favorire l’inclusione sociale e società più giuste. Tuttavia il sistema universitario italiano – anche e soprattutto per colpe non sue ma dei vari governi che si sono succeduti e del tipo di sistema produttivo in cui si trova a operare – ha mostrato sia una bassa efficienza ed equità nel fornire capitale umano in misura adeguata a favorire una “via alta” allo sviluppo, sia una performance nella ricerca che, per quanto buona, si è rivelata insufficiente a innescare rilevanti processi di innovazione economica.<br>È evidente che il primo passo da fare per chi voglia far recuperare all’università italiana efficienza ed equità è quello di diagnosticare con chiarezza le cause di questa performance insoddisfacente. Su una tale diagnosi si<br>sono esercitati gli estensori del PNRR, partendo da una visione dell’università quale potenziale motore dell’innovazione e della crescita economica. Come possiamo valutare, all’interno di questa visione, le misure contenute nella Missione 4 “Istruzione e Ricerca” del PNRR? Le riforme previste e gli investimenti<br>stanziati affrontano in modo adeguato le cause delle inefficienze e iniquità del nostro sistema universitario?<br>In questo volume si cerca di dare qualche risposta a queste domande. Nell’Introduzione e nella Prima Parte si analizzano le principali carenze dell’università italiana nello svolgere un ruolo di motore dello sviluppo, le loro cause, nonché alcuni degli interventi previsti dalla Missione “Istruzione e ricerca” del PNRR. Nella Seconda Parte e nelle Conclusioni si discute invece criticamente l’impatto che il PNRR potrà avere su alcuni aspetti del sistema universitario, nonché alcune delle sfide che non sono state affrontate e che dunque rimangono aperte.</p>2022-12-05T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 UNIMI 2040https://libri.unimi.it/index.php/unimi2040/catalog/book/63Formazione permanente e riqualificazione degli adulti: quale ruolo per l’università?2022-11-30T09:35:02+01:00Raffaella Sadunjfjsdkjgskh@gjhgh.itRuggero Cesariadfhskdjfhkjjhjh@iuiui.iyGianfranco Reborawqwqwqw@chjhjhp.it<p>...</p>2021-10-13T00:00:00+02:00Copyright (c) 2021 UNIMI 2040https://libri.unimi.it/index.php/unimi2040/catalog/book/53Come migliorare l’attrattività del sistema Italia per gli scienziati 2022-11-30T09:36:26+01:00Maria Pia Abbracchiomariapia.abbracchio@unimi.itAlberto Mantovaniaklkul@uyuiyi.itMarino Reginimarino.regini@unimi.itFerruccio Restajhjkhkjhkj@oiiouiou.it<p>...</p>2021-05-11T00:00:00+02:00Copyright (c) 2021 UNIMI 2040https://libri.unimi.it/index.php/unimi2040/catalog/book/51La cooperazione università-imprese per far crescere un sistema nazionale dell’innovazione2022-11-30T09:37:16+01:00Roberto Cingolanisdasdas@sdas.itRiccardo Pietrabissaopoipoi@jkljkjit.itFrancesco Ramellauyiuyu@oioio.itAngelo Riccaboniopipoip@iouoiuo.oi<p>...</p>2021-03-23T00:00:00+01:00Copyright (c) 2021 UNIMI 2040https://libri.unimi.it/index.php/unimi2040/catalog/book/47Come costruire un sistema di “diritto alle competenze” efficace e mirato a diversi tipi di destinatari?2022-11-30T09:37:42+01:00Rebecca Ghiorebecca.ghio@unimi.itManuela Ghizzonikjlaskjdasl@yiuyi.itFederica Laudisajlkjdsklajl@poioui.itLuciano Modicaytrytrytryt@uyiuyyiu.it<p>Benché la Commissione Europea abbia fissato entro il 2020 il raggiungimento del 40% di laureati nella popolazione 30-34enne, l'Italia mantiene tuttora una delle quote più basse dell'UE. Tra i rimedi possibili per incrementare tali numeri, non secondario è l'investimento nel campo del diritto allo studio. Anche sotto questo aspetto il nostro Paese è detentore di un record in negativo: appena il 12% degli iscritti universitari è beneficiario di borsa, al contrario delle vicine Francia e Germania, dove i numeri salgono rispettivamente a uno studente su tre e uno su cinque. Ma sarebbe sufficiente limitare il sostegno agli studenti agli aspetti minimi, seppure indispensabili, di borse di studio, case dello studente e mense? </p> <p>In questo volume gli autori si interrogano su come il processo di diversificazione degli studenti e delle loro aspirazioni spinga a esaminare più profondamente le questioni irrisolte che hanno condotto al fallimento degli obiettivi europei e di come creare un sistema formativo integrato e flessibile, mirato alla crescita culturale, professionale e civile di un numero sempre maggiore di cittadini e cittadine.</p>2021-02-26T00:00:00+01:00Copyright (c) 2021 UNIMI 2040https://libri.unimi.it/index.php/unimi2040/catalog/book/37La riorganizzazione del dottorato di ricerca fra accademia e mercato2022-11-30T09:38:13+01:00Gabriele Ballarinoasdjaskdjakls@jkljlkj.itAlberto Felice De Tonikjlkjlk@yuiyiu.itMarino Reginijkjlkjdlas@oiuiu.it<p>In un momento in cui nel nostro paese, come in tutto il mondo, il numero di studenti che sceglie di intraprendere un percorso post-laurea è in crescita, ma allo stesso tempo appare sempre più profondo il distacco tra i prodotti dell'accademia e l'interesse dimostrato dal mondo aziendale e industriale, vale la pena interrogarsi sul ruolo che assume oggi il Dottorato di Ricerca e sulle prospettive che un percorso di specializzazione come questo può offrire agli studiosi di domani e alla società in cui opereranno. Quale attrattività hanno oggi le nostre scuole di Dottorato in termini di prospettive occupazionali? In che modo può essere ripensata la struttura stessa del percorso dottorale, in relazione alla maturazione delle nuove esigenze formative e di innovazione accademiche e non? E soprattutto, è possibile integrare in modo soddisfacente le competenze dei Dottori di Ricerca all'interno del tessuto produttivo delle economie contemporanee?</p> <p>Su questi quesiti si interrogano studiosi come Gabriele Ballarino, Marino Regini e Alberto De Toni offrendo punti di vista eterogenei e complementari che focalizzano l’attenzione su quelli che sono ritenuti dagli autori i fattori cruciali per un’analisi utile a porre le premesse per ulteriori approfondimenti e possibili implicazioni di policy.</p>2021-01-27T00:00:00+01:00Copyright (c) 2021 UNIMI 2040https://libri.unimi.it/index.php/unimi2040/catalog/book/29L’ assenza di un canale di formazione terziaria professionalizzante in Italia: come porvi rimedio?2022-11-30T09:38:35+01:00Andrea Gavostotretre@vertretretr.itManuela Ghizzonihjgjhgj@iuiui.itAlessandro Melealemele@ghgjhg.itLuciano Modicalucomof@ytuiyiuy.itFrancesco Pastorefrratra@yuiuyi.it<p>L’Italia è l’unico Paese dell’UE in cui, nell’offerta formativa terziaria, sono quasi assenti percorsi di studio professionalizzanti, a stretto contatto con il mondo del lavoro. Per diversi motivi, la capacità di attrazione di ITS e “lauree professionalizzanti” è infatti rimasta estremamente limitata. Ma questa anomalia fa sì che, da un lato, molte delle imprese più innovative non trovino tecnici ad alta qualificazione e, dall’altro, molti giovani provenienti dagli istituti tecnici e professionali non proseguano gli studi.</p> <p>Dunque, bisognerebbe espandere in modo consistente il canale professionalizzante dell’istruzione terziaria, sia per alzare significativamente il basso tasso di laureati in Italia, sia per fornire al sistema economico capitale umano altamente qualificato. Ma come fare, senza incorrere nei fallimenti del passato?</p> <p>Alcuni dei massimi esperti di questo tema ci presentano le loro analisi e le loro proposte al riguardo. I quattro saggi ospitati in questo fascicolo costituiscono un contributo prezioso al dibattito, che deve trovare al più presto uno sbocco in soluzioni di policy, ormai non più rinviabili.</p>2020-12-21T00:00:00+01:00Copyright (c) 2020 UNIMI 2040https://libri.unimi.it/index.php/unimi2040/catalog/book/21Scenari socio-economici del post-Covid: quale impatto sull’università?2022-11-30T09:38:56+01:00Marino Reginimarino.regini@unimi.itGaetano Manfredisdasd@jkjl.itGianfranco Viestihjkh@yuiy.it<p>L’università italiana ha scontato a lungo la situazione di crisi economica del Paese e le carenze del suo modello di sviluppo. E’ stata investita da processi di riforma ricorrenti che non ne hanno però risolto i principali problemi, che riguardano un’insufficienza sia di risorse che di strategie. Ma le conseguenze socio-economiche della pandemia, che purtroppo si preannunciano drammatiche, potrebbero rivelarsi una “finestra di opportunità” per cambiare questa situazione. Quale potrà essere il loro impatto sull’università, e quali obiettivi strategici di riforma andrebbero perseguiti?</p> <p>Provano a rispondere a queste domande due affermati studiosi dei sistemi universitari: Marino Regini e Gianfranco Viesti, che nei loro libri hanno offerto analisi differenti dell’università italiana, e Gaetano Manfredi, già presidente CRUI e attuale Ministro dell’Università e della Ricerca.</p>2020-12-02T00:00:00+01:00Copyright (c) 2020 UNIMI 2040https://libri.unimi.it/index.php/unimi2040/catalog/book/13Il futuro della governance universitaria2022-11-30T09:39:21+01:00Marino Reginimregini@uiuin.it<p>L’obiettivo di queste riflessioni è quello di sollecitare una discussione sui problemi della governance universitaria. Si tratta di una discussione preliminare rispetto al compito, assegnato al Gruppo di progetto UNIMI 2040, di formulare scenari possibili sul futuro della nostra università e quindi anche dei suoi assetti di governance.<br>L’analisi condotta parte dal presupposto che la formulazione di scenari possibili sul futuro della governance universitaria non debba essere dettata da visioni aprioristiche, ma dalla consapevolezza dei vantaggi e degli svantaggi che ogni scenario porta con sé. Una consapevolezza che può derivare solo da un’analisi storica e comparativa (che in questo documento è necessariamente molto sintetica1) dell’attuale modello di governance che caratterizza le università italiane ed europee. Da dove derivano le idee che hanno ispirato questo modello? In che misura si sono tradotte in politiche chiare e univoche? E, soprattutto, in che misura hanno raggiunto gli obiettivi che si prefiggevano e hanno prodotto risultati soddisfacenti? <br>Si tratta di domande molto generali, come del resto è molto generale l’analisi che viene proposta in questo documento. Ma solo discutendo, condividendo e possibilmente arricchendo questo tipo di analisi diventerà possibile formulare in seguito alcuni scenari sulla governance futura, con una piena consapevolezza delle condizioni e delle conseguenze di ciascuno dei possibili scenari alternativi.</p>2020-11-16T00:00:00+01:00Copyright (c) 2020 UNIMI 2040