Stai fermo un girone. Un gioco per scoprire Dante e il suo mondo

Autori

Guglielmo Barucci; Paolo Borsa; Rossana Guglielmetti; Luca Sacchi; Roberto Tagliani
Keywords: Dante Alighieri, Commedia, Filologia dantesca, Letteratura italiana, Gioco da tavolo

Scheda

“Stai fermo un girone” è un gioco concepito sul modello del tradizionale “gioco dell’oca”, dedicato all’Inferno di Dante Alighieri e alle discipline della ricerca umanistica coinvolte nello studio del Medioevo.

Per avanzare e vincere non occorrono soltanto conoscenze sui canti, i personaggi e i temi infernali, ma ci si dovrà anche confrontare con diversi metodi di indagine applicati ai testi negli studi universitari: questa, anzi, sarà la porta d’accesso per guardare all’opera dantesca sullo sfondo dell’intero Medioevo, con la sua storia, le sue idee, la sua cultura, i problemi che si è posto e le risposte che ha provato a dare. Il gioco potrà servire a stimolare e consolidare l’apprendimento in studenti delle superiori che incontrino per la prima volta i versi danteschi, o essere occasione per tutti gli appassionati per rivivere e ricordare – in maniera più disimpegnata – letture del passato. Grazie ai suoi tre livelli di difficoltà, infatti, si adatta a tutti i giocatori, dai principianti agli esperti.

Il formato stampabile e ritagliabile permette a ciascuno di costruirsi il suo set di carte, segnalini e tavola da gioco e di immergersi nell’Inferno e nel mondo di Dante.

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Podcast di presentazione del volume

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Biografie autore

Guglielmo Barucci

Insegna Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa principalmente di Dante e Rinascimento. Su Dante, in particolare ha pubblicato un volume dedicato ai sogni purgatoriali (2012) e diversi articoli, specialmente sulla sua fortuna critica e letteraria nell’Ottocento. Per il Rinascimento, ha affrontato diversi generi: dalla storiografia (soprattutto con un volume su Guicciardini nel 2004) all’epistolografia (con una monografia nel 2009), dalla lirica (specie con un saggio vincitore del Premio Tasso) alla questione della lingua (con la curatela di due opere di Niccolò Liburnio nel 2005) alla favolistica esopica. I suoi interessi più recenti si concentrano soprattutto sull’epica.

Paolo Borsa

Insegna letteratura italiana presso il Dipartimento di Italiano dell’Università di Friburgo (CH). Collabora con il Centre for Medieval Literature di York e Odense ed è co-direttore delle riviste “Interfaces: A Journal of Medieval European Literatures” e “Rassegna europea di letteratura italiana”. Oltre a Dante, i suoi principali interessi di ricerca includono la letteratura italiana dei primi secoli e tra Sette e Ottocento. A Friburgo dirige il progetto “Ugo Foscolo, Epistolario 1825-1827”, finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero (del quale è stato recentemente nominato “Open access ambassador”).

Rossana Guglielmetti

Insegna Letteratura latina medievale presso l’Università degli Studi di Milano. Il suo principale campo di ricerca è lo studio della trasmissione dei testi del Medioevo latino e la loro edizione critica: ha pubblicato, fra
l’altro, i commenti al Cantico dei Cantici di Gilberto di Stanford, Alcuino e Giusto d’Urgell (in tre volumi rispettivamente del 2002, 2004 e 2011), la Navigatio sancti Brendani (in un’editio minor del 2014 e una maior del 2017), i testi latini del codice Saibante (2019), la Visio Godeschalci (2021), studi sulla tradizione del Policraticus di Giovanni di Salisbury (in un volume del 2005 e in articoli più recenti) e di opere esegetiche patristiche e altomedievali, il catalogo dei codici agiografici della Biblioteca Laurenziana (2007) e i dossier latini di alcuni martiri. Al momento è impegnata soprattutto in studi sul genere delle visioni dell’aldilà nel Medioevo latino.

Luca Sacchi

Insegna Filologia e Linguistica Romanza presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa di narrativa romanza, in particolare di derivazione classica e tardoantica; ha studiato diverse rielaborazioni peninsulari
in prosa e in versi del romanzo di Apollonio re di Tiro (suo il volume Historia Apollonii regis Tyri. Volgarizzamenti italiani, 2009). Ha dedicato inoltre vari studi all’enciclopedismo volgare di area iberica e galloromanza, ponendo a confronto testi accomunati dall’impianto dialogico (Le domande del principe. Piccole enciclopedie dialogiche romanze, 2009); in ambito castigliano si è concentrato sulla fase postalfonsina, studiando il Libro del Tesoro, la Gran Conquista de Ultramar e il Lucidario di Sancho IV di Castiglia, di cui prepara un’edizione critica. Ha collaborato al volume Il manoscritto Saibante-Hamilton 390. Edizione critica, (2019), occupandosi in particolare delle opere di Uguccione da Lodi e dello Pseudo Uguccione.

Roberto Tagliani

Insegna Filologia e Linguistica romanza nell’Università degli Studi di Milano. Ha dedicato vari saggi alla diffusione della letteratura arturiana in Francia e in Italia, al romanzo medievale francese e alla letteratura didattico-religiosa del basso Medioevo italiano settentrionale. Ha curato l’edizione critica del Tristano Corsiniano (2011) e ha coordinato l’edizione critica, realizzata da un’équipe di studiosi diretta da Maria Luisa Meneghetti, del manoscritto Hamilton 390 (già Saibante) della Staatsbibliothek zu Berlin (Roma, Salerno Editrice, 2019).

Pubblicato
dicembre 20, 2021

Dettagli di questa monografia

ISBN-13 (15)
979-12-80325-39-6