Libri e rose: le donne nell’editoria italiana degli anni Settanta
Scheda
Libri e rose intende collocarsi nel solco delle ricerche sulla presenza e sul ruolo delle donne nell’editoria italiana in età contemporanea – ricerche di conio recente, e quanto mai promettenti, rispetto al filone che si è finora concentrato sulle scrittrici. In particolare, individuato nel cosiddetto “lungo Sessantotto” un mutamento di paradigma, i saggi qui raccolti si occupano di alcune figure emblematiche e di diversi aspetti del crescente protagonismo delle donne nel mondo del libro e della carta stampata: da Sibilla Aleramo a Natalia Ginzburg, da Fernanda Pivano a Renata Colorni, dal fumetto ‘d'autrice’ alle iniziative editoriali legate al femminismo. L’obiettivo è di ricostruire un capitolo della storia del Novecento italiano in cui l’autorialità e l’identità intellettuale delle donne sono diventate centrali e cruciali, con riflessi su tutta la cultura e il sistema culturale.
Capitoli
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Una (nuova) donna di Sibilla Aleramo: la ricezione negli anni Settanta di un romanzo archetipico di inizio Novecento
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"Una stanza tutta per sé"? Gli esordi della Tartaruga edizioni tra femminismo e lavoro culturale (1975-1982)
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Il femminismo “second-wave” in Italia. Due casi di studio: La mistica della femminilità e Noi e il nostro corpo
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Tradurre Freud in Italia. Renata Colorni nel cantiere della psicoanalisi
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Scrivere come un uomo, scrivere come una donna: il conflitto identitario in Natalia Ginzburg
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L’onda lunga della Beat Generation in Italia: Fernanda Pivano, la controcultura e il femminismo
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Grazia Nidasio, l’umorista gentile del fumetto italiano
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